Come già descritto per gli occhiali ingrandenti, i sistemi telescopici per ipovedenti galileiani e kepleriani sono in grado di offrire ingrandimenti (anche abbastanza elevati nel caso dei Kepleriani) pur mantenendo una distanza di visione nettamente maggiore rispetto ad altri sistemi (ad esempio le lenti di ingrandimento).
Complessivamente contemplo l’utilizzo di tali sistemi ingrandenti soprattutto quando il paziente dimostra una spiccata esigenza per la visione a distanza (oltre 4 metri).
Tuttavia, nella mia pratica quotidiana raramente li ho consigliati per attività prossimali nonostante tali sistemi possano essere usati anche da vicino.
In tutta onestà, quando vengono esercitati tali raffronti è di tutta evidenza che ogni sistema ha i suoi pro ed i suoi contro.
Ancora una volta la strada maestra per una scelta soddisfacente è la prova di tali sistemi ingrandenti nelle due versioni ed una valutazione delle esigenze del paziente.
I sistemi telescopici kepleriani permettono un ingrandimento maggiore, una buona formazione dell’immagine anche per oggetti vicini, ma l’immagine è capovolta e si rende necessario l’utilizzo di prismi raddrizzatori che rendono il sistema più lungo ed ingombrante.
I sistemi telescopici galileiani invece sono di dimensioni più ridotte, leggeri e poco costosi, il campo visivo è più ampio, ma il massimo ingrandimento possibile arriva poco oltre il 2X.
Di solito entrambi i sistemi vengono usati monocularmente sull’occhio che conserva la maggior capacità visiva.
Questi sistemi ingrandenti possono essere montati su occhiali da vista mediante speciali lenti da innesto.
Nei casi in cui la visione binoculare sia ancora presente ed apporti un reale vantaggio alla visione globale del paziente, soprattutto con i sistemi galileiani può essere presa in considerazione la possibilità di montare il sistema su entrambi gli occhi.
Sistema galileiano Zeiss binoculare montato su occhiale
Sistema kepleriano Eschenbach usato monocularmente con gancio anulare
Infatti è particolarmente adatto per guardare la televisione
Infatti è particolarmente adatto per guardare la televisione e per leggere (insieme alle lenti ad innesto)
Ssitemi teelscopici per ipovedenti: caratteristiche tecniche sistemi Galilei 2.2x e 2.5x a confronto
Di ottima fattura, anche per campi professionali (chirurgia e odontoiatria), sono i sistemi ingrandenti in medicina e tecnologia Zeiss.
I sistemi telescopici offrono buone potenzialità per la visione dei pazienti ipovedenti. D’altra parte, il punto non sta nella loro qualità, bensì nella loro difficoltà di utilizzo.
Tuttavia va considerato che i sistemi telescopici, sia galileiani che kepleriani, hanno una forte limitazione del campo visivo.
Inoltre, ad ogni piccolo movimento, corrisponde un grande spostamento-oscillazione dell’immagine inquadrata.
Per questa ragione il loro utilizzo è piuttosto ostico: in un recente passato, quando ancora i sistemi elettronici non avevano raggiunto il livello attuale, i pazienti ipovedenti che meglio riuscivano ad usare con soddisfazione i sistemi telescopici erano di età molto giovane.
Il motivo è da ricercare nel fatto che essi avevano una capacità di adattamento che invece era praticamente assente nei pazienti adulti o anziani.
Concludendo, noto molta più soddisfazione nei pazienti che utilizzano gli occhiali ingrandenti che, come spiegato, altro non sono che sistemi telescopici galileiani binoculari molto semplificati.