Un occhio senza difetti visivi viene chiamato emmetrope. Un oggetto lontano (posto all’infinito) forma un’immagine perfettamente nitida sulla retina ad accomodazione rilassata (ovvero senza dover ‘sforzare’ la messa a fuoco).
Questa proprietà dipende dalla perfezione delle lenti naturali dell’occhio (cristallino e cornea), che servono a far convergere i raggi luminosi sulla retina.
Se invece questo punto si colloca davanti o dietro la retina le immagini risultano sfocate e diventa necessaria una correzione ottica. In questo caso parleremo di occhio ametrope o ametropia.
I vizi di rifrazione o difetti visivi possono essere corretti con gli occhiali e le lenti a contatto.
In questo articolo prenderemo in esame i difetti visivi più comuni:
La miopia è un difetto della vista che causa uno sfuocamento da lontano.
Nel linguaggio medico è considerata un “vizio di refrazione” (o rifrazione). Il termine miopia deriva dal termine greco “myo”, che significa “sto chiuso”, per indicare l’abitudine tipica dei miopi di strizzare gli occhi per vedere meglio da lontano.
Normalmente la miopia insorge in età scolare e aumenta nello sviluppo fino a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni, tenderà poi ad aumentare leggermente, se non ci sono patologie che la fanno crescere velocemente. Viene stimato che in italia la popolazione miope sia di circa 14 milioni (più del 20%). La miopia è infatti tra tutti i difetti visivi, il più comune.
Occhio pigro: condizione visiva chiamata anche ambliopia dove la visione di un occhio è assente o ridotta anche se non ci sono danni oculari organici.
Un’altra complicazione legata alla miopia è il distacco della retina: nella miopia degenerativa o patologica a causa dell’eccessivo allungamento del bulbo oculare la retina subisce delle trazioni che la rendono più fragile e soggetta a perdere aderenza dalla parete bulbare.
Fattori che concorrono a rendere l’occhio miope:
Genetici: la miopia presenta spesso corrispondenze genetiche, questo vuol dire che se i genitori ( uno o entrambi ) sono miopi si hanno maggiori possibilità di sviluppare questo difetto visivo.
Ambientali: Trascorrere svariate ore al giorno concentrati su attività a distanze prossimali (libri, dispositivi elettronici, ecc.) aumenta la possibilità di sviluppare miopia. Mentre alcuni studi spiegano che trascorrere molto tempo all’aperto ci rende meno predisposti a sviluppare miopia o che tenda a svilupparsi più lentamente.
Al momento non si conoscono metodi per prevenire la miopia, ma esistono alcuni rimedi che permettono di rallentare la sua evoluzione.
Cicloplegici: Svariate ricerche dimostrano che l’utilizzo di atropina in collirio rallenta l’aumento della miopia. Questo medicinale, che comunque deve essere prescritto dal medico oculista presenta come effetto collaterale fotofobia e disturbi nella visione da vicino.
Ortocheratologia: Applicare lenti a contatto rigide gas permeabili costruite per il porto notturno e create con una geometria tale da modificare la forma della cornea corregge il difetto visivo e rallenta la progressione miopica. Questo trattamento, che permette di vedere bene durante il giorno a occhio nudo, perché crea una sorta di “stampo” sulla cornea risulta completamente reversibile nel momento in cui si decide di interrompere l’applicazione notturna.
Gli occhiali da vista sono lo strumento più diffuso e facile da usare per correggere questo difetto visivo. Le lenti da vista vengono realizzate seguendo la propria prescrizione e permettono di correggere l’errore refrattivo e rendere nitidi gli oggetti a distanza.
Più la miopia è elevata, maggiore sarà l’effetto rimpicciolente della lente e maggiore il suo spessore, per questo motivo vengono consigliate lenti sottili costruite con materiali più “densi” in modo da aumentare il loro potere diottrico senza ispessire eccessivamente il bordo.
L’astigmatismo è un difetto visivo causato da una deformazione della superficie dell’occhio (cornea) o da un’alterazione delle strutture interne trasparenti del bulbo oculare. A causa di questo disturbo visivo i contorni appaiono sfocati e le immagini poco definite.
I problemi di vista maggiormente riportati dagli astigmatici è una visione sdoppiata. Ad esempio uno ‘0’ viene spesso confuso con un ‘8’.
Normalmente è un disturbo leggero che si presenta su molti individui ma non sempre viene corretto. Questo difetto è presente guardando sia da lontano che da vicino, nei casi più gravi gli oggetti vengono visti distorti. L’astigmatismo è associato non solo alla miopia, ma anche all’ipermetropia e alla presbiopia.
La correzione può essere fatta utilizzando gli occhiali da vista (con lenti toriche), lenti a contatto o un intervento di chirurgia refrattiva.
In base alla struttura interna del bulbo oculare che determina il difetto visivo si possono considerare due tipi di astigmatismo:
Corneale: causato da una curvatura anomala della cornea.
Lenticolare: causato da una struttura interna all’occhio (ad esempio il cristallino).
L’astigmatismo viene anche classificato in tre tipologie quando si considera la cornea come una calotta sferica attraversata dai meridiani (come se fosse un mappamondo):
Secondo regola: il meridiano più curvo è fra quelli verticali (da 60°a 120°)
Contro regola: il meridiano più curvo è fra quelli orizzontali (da 0 a 30° e da 150° a 180°)
Obliquo: il meridiano più curvo è fra quelli obliqui ( da 30° a 60° e da 120° a 150°)
Se non corretto l’astigmatismo può portare una serie di disturbi:
L’astigmatismo può derivare anche da:
In alcuni casi per valutare al meglio il valore dell’astigmatismo viene eseguita una topografia corneale cioè un esame computerizzato che permette di mappare la curvatura della cornea in modo da poter valutare più correttamente tutti i tipi di astigmatismo. Controllare nel tempo l’astigmatismo è utile per escludere la presenza di patologie della superficie oculare.
L’ipermetropia è un difetto visivo che se di entità lieve può non presentare sintomi. Può tuttavia essere facilmente individuato attraverso un esame della vista. Normalmente questo difetto visivo è assiale ovvero dovuto da un bulbo oculare “corto“.
Normalmente il cristallino mette a fuoco l’immagine sulla retina.L’occhio che presenta ipermetropia però non riesce a svolgere perfettamente questa operazione perché la luce viene indirizzata dal cristallino per formare immagine nitida virtualmente oltre alla retina.
Seppure il motivo principale di questo difetto visivo è la sua lunghezza assiale ci possono essere altri fattori che provocano l’ipermetropia.
Ipermetropia rifrattiva: cornea e il cristallino con potere diottrico insufficiente.
Età: l’ipermetropia può essere presente a qualsiasi età, tuttavia i disturbi diventano più incisivi dopo i quarant’anni perché con il passare del tempo il cristallino perde sempre di più la capacità di focalizzare (accomodare) l’immagine sulla retina.
Condizioni mediche particolari: alcune malattie possono coadiuvare l’ipermetropia:
Se non corretta l’ipermetropia può portare una serie di disturbi:
Normalmente l’ipermetropia non presenta gravi complicazioni negli adulti. Nei bambini se sono affetti da ipermetropia grave e se non viene diagnosticata per tempo, questa ametropia può portare a vedere doppio infine causare una forma di strabismo o di occhio pigro. Sempre nei bambini queste complicazioni possono essere trattate utilizzando il bendaggio dell’occhio che vede meglio, per far lavorare così l’occhio più debole rendendolo più “forte”.
Più l’ipermetropia è elevata, maggiore sarà l’effetto ingrandente della lente e maggiore il suo spessore, per questo motivo vengono consigliate lenti costruite con materiali particolari per renderle più sottili e leggere.
La presbiopia non è una malattia ma è un difetto della vista legato all’avanzare dell’età.
Rappresenta l’incapacità di mettere a fuoco oggetti a distanza ravvicinata e si evidenzia quando il cristallino inizia a diminuire la sua flessibilità. Questo processo fa sì che la messa a fuoco degli oggetti a distanze prossimali risulti più difficile.
La presbiopia è un processo graduale e mano a mano che evolve e si possono notare diversi disturbi:
La presbiopia viene valutata grazie a test oculistici e optometrici, nei quali si misura quanto l’occhio riesce a mettere a fuoco gli oggetti alle varie distanze ravvicinate.
Le lenti da vista più largamente utilizzate dai soggetti presbiti sono le lenti da ufficio o lenti progressive.
Effettuare periodicamente controlli della vista risulta utile soprattutto nei bambini dato che per natura spesso non riescono a capire i sintomi da cui sono interessati. Una diagnosi precoce garantisce che la vista venga corretta prima che il difetto visivo si sviluppi ulteriormente.
La vista può cambiare nel tempo, per questo motivo la prescrizione delle lenti da vista deve essere continuamente aggiornata. Sempre a causa del cambio della gradazione nel tempo può diventare indispensabile l’uso di due occhiali (uno per vedere da lontano e uno per vedere da vicino) o di un occhiale progressivo che permette la visione nitida a tutte le distanze.
Massimo Viggi
È ottico-optometrista specializzato nell’indagine visiva. Da oltre 40 anni con passione ed entusiasmo si dedica alle migliori soluzioni visive dei propri pazienti. La sua grande esperienza lo ha portato ad essere un punto di riferimento nel campo delle lenti dinamiche e progressive.
Periodo 4 – 21 marzo 2021.
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