Un buon funzionamento di entrambi gli occhi e una simmetria nella distribuzione del peso corporeo, della posizione della testa e della mobilità del collo, generano un equilibrio muscolare che permette buone performance nel tempo di visione e postura.
Al contrario, se le attività intellettuali da seduti come lo studio o l’uso del videoterminale sono prolungate nel tempo e avvengono in condizioni di squilibri visuo-posturali possono indurre:
Un esempio è la postura alterata del collo che permette di trovare l’angolazione preferenziale dove il sistema visivo può funzionare al meglio anche se questo induce una tensione eccessiva a vari livelli.
L’esame optometrico funzionale si occupa dello studio della relazione tra le abilità visive e il sistema tonico posturale e per far questo si avvale di una batteria di test specifici.
Le potenzialità visive di un individuo possono migliorare nel tempo se tutelate da corrette abitudini visuo-posturali. A tal fine consigliamo di predisporre le seguenti condizioni ambientali:
Alcune volte, nonostante le migliori condizioni di ergonomia, le persone lamentano comunque dei sintomi astenopici quali lacrimazione, arrossamenti oculari, visione sdoppiata e addirittura un peggioramento della visione da lontano subito dopo l’attività da vicino.
La valutazione visuo-posturale non si limita ai consigli ergonomici ma comprende anche la fornitura di occhiali che devono rispettare importanti caratteristiche tecniche:
la forma della montatura
la scelta delle lenti più adatte in termini di geometria, curvatura, centratura.
Astigmatismi non corretti, differenza di potere tra i due occhi, scarsa flessibilità nella messa a fuoco, difficoltà a convergere oppure a compiere precisi movimenti oculari sono possibili cause di problemi visuo-posturali che possono essere gestiti.
Anche l’allenamento della funzione visiva con il PAV (Potenziamento delle Abilità Visive) può essere un’ulteriore risposta per migliorare, attraverso esercizi personalizzati, le capacità oculomotorie, accomodative e binoculari basilari per una buona efficienza visiva.
Affrontare i disturbi visuo-posturali con un approccio di questo tipo ci permette anche di collaborare con altre figure professionali per offrire alla persona un approccio integrato.
Letizia Ruggeri
Svolge l’attività di Ottico-Optometrista dal 1998. Laureata in Psicologia generale e sperimentale è docente per IRSOO (Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria) nel corso “La valutazione delle abilità visive del bambino” e nel corso “Il potenziamento delle abilità visive e l’apprendimento del bambino”. Ha iniziato ad interessarsi delle relazioni tra la postura e la visione fin dal 1998 con la sua tesi di laurea. Ha curato numerose pubblicazioni relative alle abilità visive nell’apprendimento, all’igiene visiva e all’analisi visiva integrata.
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